Blocchi logici cosa sono?
I giochi di ispirazione montessoriana sono materiali didattici costruiti sui principi della pedagogia scientifica proposta dalla celebre educatrice e neuropsichiatra.
I giochi montessoriani sono giochi semplici, fatti di materiali naturali che vengono proposti ai bambini in modo da favorire l’autoapprendimento, la creatività, la manipolazione e altre abilità cognitive.
Lo scopo principale è favorire lo sviluppo naturale e spontaneo delle capacità fisico-cognitive del bambino attraverso la scoperta, la sperimentazione e la collaborazione.
Tra le tante tipologie di giochi montessoriani, annoveriamo i blocchi logici, frequentemente utilizzati nelle scuole dell’infanzia e primarie.
Essi consistono in forme geometriche di diversi colori e dimensioni che servono ad avvicinare i bambini a numerosi concetti legati alle abilità logiche.
Con le attività a blocchi logici, sono stimolate varie capacità quali:
- capacità di osservazione;
- capacità di riconoscimento e distinzione delle forme geometriche;
- capacità di categorizzazione;
- capacità di localizzazione nello spazio;
- concetti di seriazione, ordinazione, conteggio, ripetizione;
- capacità di discriminazione;
- concetti di insieme e sequenze logiche.
Come possono essere utilizzati i blocchi logici?
I blocchi logici, solitamente, si presentano in 48 pezzi di 4 forme geometriche classiche: cerchio, quadrato, rettangolo e triangolo.
Sono, poi, di 3 colori diversi (giallo, rosso, blu), di 2 dimensioni (piccolo e grande) e di 2 spessori (sottile e spesso).
La presenza di attributi diversi consentono di ideare molteplici giochi con i blocchi logici in modo da attivare e stimolare le capacità sopradescritte.
Anche i genitori, oltre gli insegnanti, possono cimentarsi nell’inventare attività con i blocchi logici: basti pensare, ad esempio, all’ordinamento delle forme, alla simmetria, all’assemblaggio delle forme per creare disegni ecc.
Nelle scuole dell’infanzia e primarie sono un materiale didattico molto usato poiché di semplice utilizzo e di grande versatilità.
Inoltre, consentono un’elevata interattività dei bambini i quali, per mettere in pratica le loro abilità, devono partecipare attivamente al gioco. Ad esempio, l’insegnante può chiedere di raggruppare le varie forme in un insieme, o di assemblare le forme tra di loro per darne vita ad altre, o, ancora, di far spostare e selezionare le forme con determinate caratteristiche.
Ancora, è possibile far ricreare serie per colori o dimensioni. Oppure di creare sequenze logiche rispettando le istruzioni date dal docente; o, ancora, lasciare che i bambini ricreino e individuino gli elementi di ripetizione creati dall’insegnante.
Nei blocchi logici, quindi, capacità di logica e ragionamento sono davvero l’elemento pregnante.
Personalizzazione, inclusività e flessibilità
L’approccio della didattica laboratoriale consente all’insegnante di personalizzare completamente la lezione. Sarà, appunto, lei stessa a decidere come predisporre l’argomento, quali risorse fornire, quale risultato richiedere agli studenti.
Può, quindi, elaborare un piano didattico che risponda completamente alle esigenze della sua classe, tenendo anche conto delle singole personalità e dei bisogni educativi specifici. Senza tralasciare il fatto che la didattica laboratoriale può essere applicata a qualsiasi contesto disciplinare.
Da qui un’alta flessibilità della strategia, che consente di adattarsi facilmente a qualsiasi esigenza educativa, grazie anche alla possibilità di sfruttare lo spazio della classe nel modo che si ritiene più opportuno.
E’ possibile utilizzare sia spazi appositi, dotati di particolari infrastrutture, oppure organizzare la classe per favorire il tipo di lezione prescelto.
Strettamente connessa alla flessibilità è anche l’inclusività: nella didattica laboratoriale tutti i gruppi di alunni partecipano attivamente alla risoluzione del problema e all’elaborazione del prodotto finale. In egual modo, ogni alunno apporta il proprio singolo contributo e saranno gli studenti stessi a gestire le dinamiche e logiche collaborative.
Da qui un forte orientamento alla responsabilizzazione e autonomia, che rendono la didattica laboratoriale un approccio concreto ed esperienziale.
Dal tradizionale al digitale:
giochi con i blocchi logici su Martina!
Anche se il metodo montessoriano si basa su un approccio tradizionale, euristico e sensazionale, le attività dei blocchi logici possono comunque essere riproposte in chiave digitale per rafforzare e ripassare i concetti appresi.
Soprattutto, effettuare un passaggio simile, si pone oggi in un contesto favorevole a questo tipo di apprendimento siccome, anche i più piccoli, sono sempre più inclini e dediti alle attività digitali.
Senza evitare il primo e fondamentale passaggio della didattica tradizionale, si può quindi fare affidamento alla piattaforma Martina per poter riproporre, in chiave più moderna e tecnologica, i giochi dei blocchi logici.
Ecco alcuni esempi di attività da fare con i blocchi logici ricreati attraverso gli sticker della piattaforma.
RIPETI IL RITMO
Caricando lo sfondo con le celle vuote, l’insegnante può costruire una sequenza logica da far riproporre al bambino.
In questo modo può stimolare le capacità di seriazione, ordinazione, ripetizione.
DISEGNA CON I BLOCCHI LOGICI
Con le forme geometriche a disposizione, il docente può lasciare che i bambini utilizzino la loro creatività per creare fantastici disegni. In questo modo stimoleranno la loro capacità di osservazione e assemblaggio.
DISCRIMINAZIONI
Inserendo le forme all’interno di una scheda “UNISCI I PUNTI”, è possibile creare una scheda interattiva per riconoscere e selezionare le figure con dimensioni, forme o colori differenti.
Ad esempio, nel video, è stata creata una scheda per riconoscere quali sono le figure “grandi” differenziandole da quelle “piccole”.
GLI INSIEMI
I blocchi logici sono utili anche a capire i concetti di “insieme”.
Dopo aver creato una semplice scheda con insiemi vuoti, basterà che il docente dia precise istruzioni e i bambini potranno inserire le figure negli appositi spazi.